Suzuki Swift Sport

Era da tempo che volevo provare la Suzuki Swift Sport e l’occasione è stata ghiotta.“Hot Hatch”, è un termine che avrete già più volte sentito quando si parla di automobili sportive, e lei sportiva lo è, eccome! La vedo da distante pronta ad aspettarmi, è gialla come piace a me.Pronti via, accedo all’abitacolo che con i suoi sedili ben contenitivi mi fa posizionare al suo interno, sulla mia destra, che bello, vedo un freno a mano, quelli veri.Premo il tasto start e il motore 1.4 BoosterJet da 129 CV e 235 Nm di coppia, prontamente incomincia a pulsare.Prima di partire, la sensazione e di sentirsi a casa, è una macchina dalle dimensioni contenute con una lunghezza di 389 cm, larghezza di 174 cm e altezza 150 cm per un passo di 245 cm, insomma piccola ma tutto pepe dai cerchi in lega con pneumatici sportivi nella misura 195/45 R17.

Per saggiarla, decido di percorrere quella strada famosa che con i suoi tornanti ha segnato l’epoca d’oro delle gare in salita degli anni 50-70, gara dal nome ben saldo nelle memorie dei genovesi, la DORIA-CRETO.

Dinamica di Suzuki Swift Sport

La Suzuki Swift Sport è una tutto pepe fin dai primi Km, il propulsore dalla piccola cubatura, grazie all’utilizzo del sistema Hybrid è sempre pronto fin dai bassi regimi, con una coppia che aiuta appena esci dai tornanti, mentre se cerchi l’allungo sui tratti rettilinei, puoi insistere con tutta la sportività necessaria.

Ha un cambio preciso ma che ho trovato secco e che come molte auto sportive, riesce a dare il meglio di sé una volta che si “scalda” mentre la rapportatura ben distesa e spaziata ti permette tanto di cercare la sportività quanto di guidare per ore in extraurbano senza la ricerca continua del cambio marcia.

Frena? Si bene, molto bene, avvantaggiata certo anche dalla alla sua massa, udite udite è di ben soli 1020 Kg che le donano grande agilità nei cambi di direzione con una accelerazione “0-100” in soli 8.1 secondi e una velocità massima raggiungibile di 210 Km/h.

5 porte, anche spaziosa, anche comoda, con il limite di sospensioni che assorbono discretamente ma che votate certamente alla sportività devono sacrificare qualcosa in termini di comfort generale risultando avvolte secche in un abitacolo comunque ben insonorizzato.

Abitacolo dicevamo, dove le plastiche sono abbondanti ma di buona fattura ed assemblaggio.

Conclusioni

La Suzuki Swift Sport in prova ha suscitato in me due pensieri ben precisi, da un lato, mi ha fatto divertire e sorridere tra i tornanti di quella strada famosa che fa parte del nostro patrimonio sportivo genovese e che se la percorri ti regala viste panoramiche stupende, e lo ha fatto rimanendo una delle poche auto ancora in produzione dalla cavalleria non certo esasperata ed accessibile, dall’altro, mi ha fato tornare indietro ai tempi delle precedenti Hot Hatch, le piccole bombe degli anni “80” e “90”, altre epoche, altre sensazioni, ma comunque sempre “emozioni”.

Suzuki Swift Sport e tutti gli altri modelli disponibili, li potete trovare presso la concessionaria Gecar del Gruppo GE che ringrazio per la collaborazione.