Fiat Panda 100 HP

Avete mai sentito parlare delle Panchine Giganti? Era da diverso tempo che ne sentivo parlare con le loro immagini che iniziavano a farsi strada pubblicamente. Le raggiungiamo con la Fiat Panda 100 HP.

Sempre più incuriosito, cerco in rete una località dove poterla visitare per unire una gita fuori porta in famiglia, alla curiosità del toccare con mano un oggetto semplice ma che in poco tempo è riuscito a far nascere un progetto, il Big Bench Community Project.

La prima Grande Panchina e il suo particolare disegno è stata realizzata nel 2010 sul terreno della Borgata a Clavesana, residenza e studio, del designer americano Chris Bangle molto attivo proprio nel settore automobilistico e fino al 2009.

Affacciata sul paesaggio e accessibile ai visitatori, l’idea delle panchine fuori scala se pur non inedita, lo è nel contesto.

Di fatto, il cambio di prospettiva dato dalle dimensioni della panchina fa sentire chi vi siede come un bambino, capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio con uno sguardo nuovo.

Oggi le panchine sono centinai e centinai sparse sul territorio nazionali e anche oltre, trovabili facilmente tramite il sito ufficiale del Big Bench Community Project alla sezione scopri le panchine.

In ultimo, il designer Chris Bangle ha fornito gratuitamente disegni e indicazioni ai costruttori delle panchine, chiedendo come unica condizione che fossero poste in un punto panoramico, su un terreno accessibile al pubblico e che rispettassero lo spirito social con cui era nata la prima: non un’installazione privata, ma parte di un’esperienza collettiva che tutti possono condividere e sperimentare.

Ma come siamo giunti alla panchina? Con quale mezzo?

Lei la Panda

Una panchina gigante raggiunta con una macchina…… piccola, molto piccola, soprattutto per i canoni attuali – Fiat Panda 100 HP.

La Fiat Panda seconda serie di questa giornata, sulla scia della prima uscita ed in continuità alla filosofia di praticità e economicità, ha contribuito negli anni passati come ancora oggi continua a fare, all’accessibilità dell’automobile per molte famiglie.

Piccola nelle dimensioni per essere prima tra le city car delle nostre affollate città ma allo stesso tempo spaziosa per le sue dimensioni, pratica ed affidabile da permettere a single, coppie e famiglie di avventurarsi in tutta sicurezza anche in trasferimenti fuori porta per lunghi chilometraggi.

La versione che mi ha fatto  trascorrere una giornata alla scoperta della Panchina Gigante di Rossiglione ha però qualcosa di diverso, è la versione sportiva 100HP, certo, rimane pur sempre una Panda, ma per alcuni appassionati di motori, questa piccola utilitaria aumentata nella cavalleria per provare e rinverdire i fasti degli anni passati, dalla utilitaria Fiat Uno turbo, e ancor prima, all’inizio degli anni’70 dall’Autobianchi A112 58HP poi affiancata successivamente nel 1975 dalla 70HP, rappresenterà nei prossimi anni un piccolo oggetto da tenere comunque in considerazione, come le quotazioni dell’usato confermano per questo specifico modello, crescendo in linea con gli aumenti generalizzati e sostenuti per queste tipologie di auto.

Alcuni dati

Con un motore anteriore trasversale 4 cilindri in linea 1.4 16V da 100 Cv a 6000 giri/min e una Coppia max di 13,4 Kgm a 4250 giri/min raggiunge la velocità di 185 Km/h accelerando da 0-100 Km/h in 9,5 secondi.

Ma veniamo al trasferimento – partendo da Genova, il territorio comunale di Rossiglione, situato in valle Stura e facente parte del Parco naturale regionale del Beigua, dista circa 50 Km per un’ora circa di viaggio.

Imbocco l’autostrada al casello di Genova Ovest dopo aver percorso la sopraelevata che ci regala sempre splendidi scorci della nostra città affacciata al mare.

Termino il percorso autostradale uscendo al casello di Masone e svoltando a sinistra alla rotonda che si incontra subito dopo, mi dirigo verso il Paese di Campo ligure che attraversato, mi conduce a Rossiglione.

Conclusioni

La Fiat Panda 100 HP si è comportata egregiamente – questa versione sportiva monta un assetto ribassato e irrigidito con pneumatici 195/45 VR15 che conferiscono dinamicità, sostegno e reattività in ogni condizione e dopo aver percorso in comodità ma con anche un po’ di rumorosità interna all’abitacolo il percorso autostradale, è la strada che da Rossiglione fino alla Panchina Gigante che fa risaltare le qualità dinamiche della Panda che sfruttando il peso basso di soli 975 Kg in ordine di marcia, le piccole dimensioni con un passo di 2.299 mm, lunghezza di 3.578 mm e larghezza 1.606 mm unite ad un cambio sei marce dai rapporti corti posto in posizione centrale e comodamente rialzato, ti porta a percorrere i tratti di queste strade secondarie in modo sportiveggiante, insomma non si ci annoia di certo.

E’ vero, non pensate con quella potenza a chi sa quali prestazioni ma si assapora quel senso retrò, quando le macchine in assenza di elettronica, invasione dei tempi moderni, grazie a pesi contenuti e semplicità, sapevano regalare note e vibrazioni capaci di emozionarti senza spese folli.

Ammirata per diverso tempo la Panchina Gigante, che ci cattura per almeno mezz’ora provando la sua seduta comoda e sproporzionata, è la vista a perdersi tra il verde nell’orizzonte lontano che ti regala un senso di pace e rilassatezza circondati dalle alture care al nostro territorio.

Prima di dirigerci verso il centro di Rossiglione per poi tornare a Genova, lungo la strada a salire, le indicazioni stradali verso il lago di Ortiglieto ci avevano incuriosito.